lunedì 19 settembre 2011

TOSCANA 18 sett 2011: se il buongiorno si vede dal mattino...

domenica è proprio un "buongiorno" !

Le previsioni danno pioggia ma il cielo pare tenere e così, pur piacevolmente ritardando di circa due ore la partenza rispetto al previsto, dopo secoli rimetto il mio giubbottino rosso della Dainese il casco argento e grazie a un caro amico (centauro da una vita che danza le strisce d'asfalto e morde sgarbati sterrati con vera maestria) rimetto il sedere sulla sella di una moto.
Oggi i monti si vedono dalla visiera, respirerò il mio caro appennino nel vento dell'andare, negli alberi che sfrecciano, nel festival di nuvole sopra la ns testa che si faranno sempre più nere.
Ma c'è gioia dentro per esser su una moto e così anche andar incontro all'acqua mette bene.
Siamo attrezzati: due tute antipioggia e buono spirito.

I panorami e l'asfalto:
su per le curve del Passo del Giogo verso Firenzuola lo spettacolo dei monti si inclina con l'inclinarsi della moto.

Piega dopo piega, con le pedaline che strusciano in terra, il bel nuovo Super Tenerè fluisce sulla strada e noi con lui.
E' bravo il mio pilota.
Un maestro di guida e si sente..
Potenza, velocità, padronanza..

Era tanto che non mi divertivo così.

La strada, ad ogni giro che fa, apre uno scorcio:
una stretta gola dove scorre il fiume,



boschi,
ampi campi mossi da dune d'erba e terra dal colore oramai bruciato di fine estate.



Sul fondo cerco i monti più alti, anche quelli casentinesi dove c'è il bel Pratomagno.

Deviamo dalla strada asfaltata, proprio al Passo del Giogo, per arrivar su quel montarozzo con una croce visibile fin dall'inizio della ns gita.

E' monte Altuzzo da cui si domina l'intera vallata del Mugello, fino a scorgere il Lago di Bilancino.
Da una poderale siamo entrati in un sentiero e da lì, appena fuori dalla traccia, col destriero di metallo che sale tra sassi, radici e terra raggiungiamo la croce, cavalcando verso il vuoto fino al punto in cui sembriamo pronti per spiccar il volo.
Il mio pilota sa quando fermarsi mentre io, un pò dubbiosa, mi chiedo se siamo ancora su una moto o su un parapendio.
Da lì salgono con le loro ali artificiali, infatti, gli appassionati di volo libero.


La nuvolaglia ci sta sulla testa davvero un pò minacciosa, accendendo sempre più di giallo-paglia i campi e di verde marcio i boschi, come sempre avviene sotto un cielo cupo.
Il sottobosco da cui riscendiamo, scambiandoci un saluto con tre splendidi daini che saltano in sincrono davanti ai ns occhi (nemmeno tanto spaventati dal rumore della moto), mi fa apprezzare il colore marrone bruciato delle foglie sul terreno che preparano all'autunno.
Immediato il pensiero ai boschi di castagni dove, tra foglie e ricci, tra non molto là sarà tempo di marroni.
Colori, odori, paesaggi di CASA, indubbiamente sì..
Riconosco i nomi dei luoghi di tantissimi bei trekking fatti lì e sento tutta la forza dello strappo e dell'amore per i luoghi da cui provengo e anche tutto l'amore per i luoghi dove sono approdata, chiedendomi se questi ultimi mi abbiano davvero già accolta. 
Il passato e il presente in me vanno alla ricerca dello stesso equilibrio della bella moto che il mio amico tiene su, divertendosi come un pazzo, inventando traiettorie sul terreno impervio di quel tratto di sentiero.
Capisco che la velocità aiuta l'equilibrio,
che l'occhio, che vede oltre l'ostacolo presente, rende leggera e fluida l'andatura.
Indugio pr un attimo nell'inganno che sia la sola forza fisica a tener su noi e la moto.. ma so che a portarci avanti è il magico gioco del dare e togliere gas, del saper derapare assecondando o addomesticando la rotta a seconda di quello che la strada consente, della grande capacità di far sì che tecnica ed istinto si sposino alla pefezione.  
Vorrei potesse essere una metafora del mio vivere adesso ;) 

Torniamo sull'asfalto e, da veri camaleonti, il cavaliere e il destriero ritrovano la postura da strada.

La ns direzione, nonostante il cielo, è il fiume Diaterna (un affluente del Santerno): una riserva per naturisti, incastonata nell'incanto di bosco e rocce, dove l'acqua tra sassi lisci scorre fermandosi in bellissime polle e
cascatelle.


Il cielo non dona sole, ma la tentazione di immergersi è tanta; per me anche solo per sentir la dfferenza di temperatura coi torrenti e laghi della Valle.

Beh, dcisamente più affrontabile il Diaterna ;)

Piccolo pranzo e piacevoli chiacchiere con i coraggiosi che, anche senza sole, si son donati le bellezze del posto per questa domenica.
Vinello bianco, formaggio e pace.

Arriva l'acqua, quella vera dal cielo che mugghia di temporale, e così dopo una provvisoria sosta dentro una grotta è tempo di rimettersi in moto, davvero.

Tute antipioggia e via, su strade bagnate che hanno comunque il loro fascino.
Il mio pilota piacevolissimamente prende la via con brio lemme lemme (come sa fare lui), rendendo il rientro sotto l'acqua non una pena fino a casa, ma un buon viaggio su strada fatta di foglie portate dal temporale di poco prima e di nostre parole.
Confermo così, a distanza di anni, la mia convinzione di vile passeggera ;)
ossia che in moto si può ascoltarsi.. sentirsi comunque tanto e imparare a godersi TUTTO il Viaggio a prescindere, quando si ha la fortuna di bei posti da attraversare e quando l'equipaggio è in buona sintonia.














4 commenti:

  1. la poesia delle tue parole sono quasi meglio del derapare fluenti e liberi in sella al vento!
    cate

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  2. ma stavolta la poesia non è solo della montagna ma della MOT..agna!!!
    bel mezzo davverooo!!!
    :)

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  3. Forse conosco il pilota. Certamente conosco te. Ma di sicuro conosco la strada che insegui. La inseguiamo in modi diversi, con coraggio diverso. Forse tu ci arrivi ma io... se continuo così cado...

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  4. quando vai veloce o sei in equilibrio precario quello che più conta, se proprio si deve cadere, è saper cadere..
    Io ho sempre paura di cadere, ma è sbagliato e lo stonfo (metaforico o meno) se avviene mentre resisti alla caduta... fa tnt più male.
    e cmq, nonost la teoria, io continuo a nn saper cadere e ad assumere pose assurde per nn farlo.. :)))
    sob!!

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